Persone che desiderano capire,
prima di decidere.
Nel campo delle pensioni per anzianità (oggi
pensioni anticipate) ci sono molte situazioni
in cui è necessario fare dei conteggi preliminari
per capire quale direzione è il caso di prendere.
Vediamo di spiegare questo concetto con alcuni
esempi di situazioni che si riscontrano nelle
diverse categorie professionali.
Lavoratori dipendenti.
Molti lavoratori dipendenti dopo una vita lavorativa
che ha visto cambiare datore di lavoro più volte o
inquadramento professionale, hanno la necessità
di capire a che punto sono arrivati e cosa
convenga fare per il futuro. Ecco che un esame
approfondito della posizione potrebbe essere utile
per mettere in ordine la propria documentazione
storica e contributiva.
Liberi professionisti.
Ci sono liberi professionisti che hanno cominciato
a lavorare come dipendenti e successivamente si
sono messi in proprio.
Questi lavoratori spesso si chiedono: lascio le
posizioni contributive separate o mi conviene
unirle?
Eventuali riscatti contributivi, in quale cassa
pensione conviene farli?
Anche qui, se si fanno due conti, qualche
risposta salta fuori.
Imprenditori.
Sono pochi gli imprenditori che hanno iniziato a
lavorare subito come titolari di impresa, la
maggior parte ha iniziato con un lavoro
dipendente e poi ha messo su l’impresa
(artigianale o commerciale).
Queste situazioni lavorative, spesso tutte in Inps,
richiedono un approfondimento per scoprire in
anticipo eventuali migliorie oppure insidie che
potrebbero arrecare all'assegno pensionistico.
Manager.
I dirigenti d’azienda prima o dopo un
cambiamento di datore di lavoro o di settore
hanno l'esigenza di capire i risvolti pensionistici
che ci potrebbero essere.
Talvolta le conseguenze pensionistiche sono
positive, altre volte no.
Fare il punto della propria posizione permette di
comprendere come varia il proprio obiettivo
previdenziale e trarne le dovute conclusioni.
Ingegneri e Architetti.
È frequente il caso dell'ingegnere o architetto
che inizia la carriera come insegnate (e pensione
in Inpdap), per poi passare alla libera professione
(e pensione con Inarcassa). Capire in tempo se
sia il caso di puntare sulla pensione con il cumulo
o quella singola potrebbe essere utile per sapere
con largo anticipo quale sarà la data di pensione
più vicina e dove indirizzare eventuali operazioni
di miglioramento (tipo il riscatto laurea).
Medici.
Ci sono alcuni medici che hanno iniziato a
lavorare come “sostituti” e poi, anziché dedicarsi
alla libera professione hanno intrapreso la via del
lavoro in ospedaliero. Questi lavoratori oggi
hanno la fortuna di poter cumulare le due posizioni
e poter andare in pensione con modalità che
qualche anno fa non c'erano. Naturalmente solo
con alcuni conteggi preliminari si riesce a capire
se la cosa sia fattibile e vantaggiosa.
Farmacisti.
I farmacisti pur non avendo a disposizione
pensioni stratosferiche hanno diverse possibilità
di modificare dell'assegno finale presso Enpaf.
Inoltre, se hanno svolto più lavori (dipendente e
libero professionista), le combinazioni di pensione
sono più di una.
Fare un approfondimento potrebbe portare a
comprendere, in anticipo, data, importo,
ottimizzazioni, su quale assegno puntare.